Un angolo intatto tra mare e fiume
Nel cuore selvaggio del litorale romano
L’Oasi Bosco Foce dell’Arrone, si estende per circa 200 ettari tra Fregene e Passoscuro nel territorio del Comune di Fiumicino. L’Oasi conserva una delle zone costiere tirreniche laziali più intatte con presenza di bosco igrofilo, macchia mediterranea e vegetazione ripariale.
Prende il nome dal fiume Arrone, emissario del Lago di Bracciano, che la divide in due parti, dopo aver percorso 37 km di campagna romana. Questa è un’Oasi di alto valore ambientale all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano dove il WWF esercita principalmente attività di conservazione. A tratti impenetrabile per la sua rigogliosa vegetazione, presenta percorsi di media difficoltà da percorrere sotto la guida esperta del personale dell’Oasi.
Tra impronte, chiome antiche e voli radenti
Un mosaico di ecosistemi da esplorare
Oltre all’elevata diversità di specie, complice la disponibilità di acqua, l’Oasi presenta diversi ecosistemi al suo interno, passando dalla macchia mediterranea alla lecceta, dalle pinete al fiume, osservabile quest’ultimo da più punti di avvistamento lungo i sentieri. Secolari pioppi bianchi costeggiano le rive dell’Arrone oltre a olmi e allori. Nelle radure create dallo schianto di piante antiche trovano posto dopo il rovo il fico selvatico e il sambuco, vere e proprie fonti di vita per uccelli e non solo che vivono nell’Oasi. Il terreno sabbioso lasciato dalle esondazioni del fiume è ideale per osservare e riconoscere impronte di piccoli e medi mammiferi come tassi, istrici e volpi, oltre a uccelli che numerosi popolano le sponde come i germani, i cormorani e i vari aironi. Nel folto del canneto folaghe e gallinelle, mentre sui tronchi trasportati dalle piene è possibile imbattersi nel martin pescatore in attesa di gettarsi in picchiata su una preda nei suoi spericolati voli a pelo d’acqua.
Ingresso con visita guidata su prenotazione.